Come avviene ogni anno la seconda settimana di settembre, l’Expo Valpolcevera ha celebrato per tre giorni il territorio ed i prodotti della valle genovese con una edizione ricca e variegata. Enogastronomia, cultura e tradizioni come sempre al centro della manifestazione, che ancora una volta ha richiamato un consistente numero di visitatori.
A Pontedecimo, tanti i momenti dedicati a sfilate e cortei storici e tanti gli eventi rivolti ai più piccoli, con esperienze animate a raccontare storie e leggende legate al borgo genovese.
Tra i numerosi spazi dedicati alle eccellenze locali e regionali, grande e meritatissimo riscontro ha avuto lo stand del laboratorio di gastronomia La Madia di Renata Merlo, cuoca e membro del Sodalizio Lady Chef della Federazione Italiana Cuochi Genova e Tigullio.
Renata è una vera istituzione a Campomorone, un punto dì riferimento per i buongustai locali e non solo. Le sue deliziose preparazioni sono una grande e perfetta dichiarazione d’amore alla cucina locale ed eccellono in genuinità e rispetto della tradizione.
I prodotti utilizzati nel laboratorio de La Madia sono tutti a km 0. Dalle patate per realizzare i classici gnocchi alla carne utilizzata per il ripieno dei ravioli, tutto proviene dalle aziende agricole e dagli allevamenti del territorio.
Ormai conosciutissimi ed apprezzati sono i suoi corzetti polceveraschi, preparati secondo i dogmi della cultura gastronomica del territorio.
Grazie al particolare spessore, i corzetti di Renata acquistano particolare morbidezza e permettono al condimento di amalgamarsi perfettamente alla pasta fresca esaltandone le caratteristiche, sia esso la tradizionale mostardella di Sant’Olcese, un sugo di funghi o una semplice salsa realizzata con burro, maggiorana fresca e pinoli.
Da quest’anno, grazie ad una idea del designer genovese Alberto Podestà, i corzetti tiæ co-e die (tirati con le dita, in dialetto genovese) hanno un esclusivo e simpatico contenitore sottopentola che riproduce la loro caratteristica forma a “8”.
Ma un’altra bella notizia è attesa in valle. In questi giorni, infatti, il comune di Campomorone sta definendo la certificazione De.co. dei corzetti polceveraschi .
Un grande traguardo per la Valpolcevera, che vede riconosciuto il valore di una delle più antiche tipicità del territorio.
~
I corzetti
Secondo alcune fonti, pare che i corzetti della Valpolcevera risalgano al XIII secolo e che la loro forma sia stata ispirata dai classici corsetti femminili, indossati per dare forma sinuosa alla figura.
I corzetti (crosetti o croxetti) del Levante Ligure, invece, hanno una forma tonda che viene ottenuta tagliando la sfoglia con uno stampino di legno caratterizzato da una base con bordi affilati atta a tagliare la pasta stesa e da una sulla quale è incisa la decorazione che viene poi timbrata sul disco di pasta.
Nessun commento:
Posta un commento
Chiacchierare con voi è sempre una gioia.
Grazie per i pensieri ed il tempo che mi dedicate.
I commenti provenienti da utenti anonimi verranno pubblicati solo se firmati.