Non c'è nulla che mi riporti alla colazione dell' infanzia come un croccante Biscotto del Lagaccio, uno dei gioielli della tradizione ligure che deve il suo nome all'omonimo quartiere di Genova, la mia città.
Il Lagaccio, in origine, era un lago artificiale ubicato tra i colli di Oregina e Granarolo, un invaso voluto dall'ammiraglio Andrea Doria nel 1539 per irrigare i giardini del suo palazzo ed alimentarne le fontane. Nei pressi di questo invaso, si narra esistesse un forno che preparava dei biscotti utili all'equipaggio delle imbarcazioni che salpavano dal porto. La loro caratteristica, infatti, era la lunga conservabilità, conferita dalle due fasi di cottura.
Ma torniamo ad oggi e al lato sentimentale di questi croccanti biscotti che per me profumano di infanzia e di ricordi. Mi rivedo nell'atto di spalmare un velo non proprio sottile di burro, uno di confettura preparata fatta in casa e rammento la sensazione, deliziosamente ingenua ed infantile, che quel piccolo gesto avesse il potere di far nascere la giornata sotto una buona stella.
Il Lagaccio, in origine, era un lago artificiale ubicato tra i colli di Oregina e Granarolo, un invaso voluto dall'ammiraglio Andrea Doria nel 1539 per irrigare i giardini del suo palazzo ed alimentarne le fontane. Nei pressi di questo invaso, si narra esistesse un forno che preparava dei biscotti utili all'equipaggio delle imbarcazioni che salpavano dal porto. La loro caratteristica, infatti, era la lunga conservabilità, conferita dalle due fasi di cottura.
Ma torniamo ad oggi e al lato sentimentale di questi croccanti biscotti che per me profumano di infanzia e di ricordi. Mi rivedo nell'atto di spalmare un velo non proprio sottile di burro, uno di confettura preparata fatta in casa e rammento la sensazione, deliziosamente ingenua ed infantile, che quel piccolo gesto avesse il potere di far nascere la giornata sotto una buona stella.
Dopo più di quarant'anni, la mia passione per i Lagaccio è sempre accesa. Ho dovuto rinunciare, ovviamente, a spalmarvi un velo di burro, ma questo nulla ha tolto alla piacevolezza dell' assaggio.
Domenica mi sono cimentata nella loro semplice preparazione e devo dire che il risultato mi ha piuttosto soddisfatta.
Nonostante abbia prolungato di qualche secondo i tempi di biscottatura della seconda infornata, questo non ha pregiudicato croccantezza e bontà dei biscotti che, negli ultimi giorni (si conservano molto bene in una scatola di latta) sono stati le guest stars della prima colazione.
Li ho accompagnati con una confettura di pere ed amaretti, rigorosamente homemade, della quale vi lascerò presto la ricetta.
Nonostante abbia prolungato di qualche secondo i tempi di biscottatura della seconda infornata, questo non ha pregiudicato croccantezza e bontà dei biscotti che, negli ultimi giorni (si conservano molto bene in una scatola di latta) sono stati le guest stars della prima colazione.
Li ho accompagnati con una confettura di pere ed amaretti, rigorosamente homemade, della quale vi lascerò presto la ricetta.
Tra gli ingredienti del classico Lagaccio della tradizione ligure, non può mancare il burro e questo fa un po' a pugni con il mio recente regime alimentare.
Niente paura. Tutto sotto controllo. In quest'ultima settimana, ho raddoppiato la durata del mio trotto mattutino.
Maria Grazia
Maria Grazia
Biscotti del Lagaccio
(dosi per circa 30 biscotti)
Per il primo impasto
40 g di farina speciale per dolci macinata a pietra
40 g di farina 1 macinata a pietra
15 g di lievito di birra fresco
acqua tiepida
Per il secondo impasto
il primo impasto
120 g di farina speciale per dolci macinata a pietra
120 g di farina 1 macinata a pietra
7 g di semi di finocchio (facoltativi)
80 g di burro fuso intiepidito
100 g di zucchero semolato (io ho usato zucchero di canna tritato finissimo)
acqua
sale
Il primo impasto
Mettere in una ciotola le farine miscelate e setacciate. Aggiungere il lievito sciolto in 1/2 bicchierino di acqua tiepida (estrarre il lievito dal frigorifero qualche minuto prima di effettuare questa operazione).
Mettere in una ciotola le farine miscelate e setacciate. Aggiungere il lievito sciolto in 1/2 bicchierino di acqua tiepida (estrarre il lievito dal frigorifero qualche minuto prima di effettuare questa operazione).
Mescolare ed impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Lasciarlo riposare in una ciotola infarinata e coperta da un foglio di pellicola da cucina fino a che non avrà raddoppiato il suo volume.
Il secondo impasto
Setacciare la farina e trasferirla nella ciotola della planetaria.
Lasciarlo riposare in una ciotola infarinata e coperta da un foglio di pellicola da cucina fino a che non avrà raddoppiato il suo volume.
Il secondo impasto
Setacciare la farina e trasferirla nella ciotola della planetaria.
Aggiungere lo zucchero (io ho utilizzato quello di canna e l'ho tritato il più finemente possibile), il burro fuso, i semi di finocchietto (facoltativi), un pizzico di sale ed il composto lievitato.
Avviare la planetaria ed impastare a velocità media per circa cinque minuti, aggiungendo acqua tiepida a filo fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Lasciar riposare fino a quando avrà raddoppiato il suo volume.
Avviare la planetaria ed impastare a velocità media per circa cinque minuti, aggiungendo acqua tiepida a filo fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Lasciar riposare fino a quando avrà raddoppiato il suo volume.
Terminato il tempo di riposo, sgonfiare l'impasto con le mani e dividerlo in due porzioni, formando due filoncini.
Disporli su una teglia il cui fondo sarà stato ricoperto con carta da forno e lasciarli lievitare ancora una ventina di minuti.
Cuocere i filoni in forno preriscaldato a 190° fino a doratura. Sfornarli e farli riposare fino al giorno successivo (circa 12 ore).
Disporli su una teglia il cui fondo sarà stato ricoperto con carta da forno e lasciarli lievitare ancora una ventina di minuti.
Cuocere i filoni in forno preriscaldato a 190° fino a doratura. Sfornarli e farli riposare fino al giorno successivo (circa 12 ore).
Una volta raffreddati, tagliarli un po' di sbieco a fette spesse circa un centimetro e mezzo ed infornarli a 180°, girandoli un paio di volte fino a che si saranno ben asciugati.
Ci impiegheranno circa 15 minuti, ma dipende dal forno.
Ci impiegheranno circa 15 minuti, ma dipende dal forno.
che buoni questi biscotti, non li ho mai provati!che bello anche il nuovo sfondo...non lo avevo visto!!!!un bacione e buona giornata simona:)
RispondiEliminaSono molto semplici da preparare, Simona. Nonostante il procedimento non sia proprio rapido.
EliminaSono contenta ti piaccia il nuovo look di Mary Grace :)
Un bacio e grazie!!! Buon pomeriggio!
Non conosco questi biscotti.. ma ho idea siano perfetti per una buona colazione.. smackkk
RispondiEliminaSono l'ideale per la colazione, Claudia. :P
EliminaBaci e grazie!!!
Eccoli, che buoni cara!!
RispondiEliminaGrazie per aver condiviso la ricetta :)
Ti aspetto per festeggiare con me il mio primo blogcompleanno, un bacione!
Grazie a te, Letizia! Corro subito da te!!!
EliminaEcco, addio dieta perché non ho il tempo per raddoppiare il mio trotto mattutino :-)
RispondiEliminaScherzi a parte, li adoro fin da quando ero bambina e mi fanno pensare a un sacco di cose belle, alla mia nonna, alle colazioni col mio papà... basta che sennò mi scende la lacrimuccia!
Un bacio tesoro, e speriamo di farcela per il 23 :-)
Non solo un biscotto il delizioso Lagaccio, Valentina. Si porta dietro tutta la nostra infanzia e non solo.
EliminaCerca di farcela per il 23!!! Io, incrociando le dita, non dovrei avere problemi.
Un abbraccio grande e grazie!!!
Meravigliosi questi biscotti, sia da soli che spalmati con una deliziosa marmellata di pere ed amaretto, già m'immagino la bontà!
RispondiEliminaAspetto la ricetta!
Sono buonissimi anche in purezza, Gabry! Difficile non consumarne almeno una decina ben inzuppati nel latte :)
EliminaPresto la semplice ricetta della confettura di pere ed amaretti :)
Grazie, Gabry!!!
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RispondiEliminaLi adoro...anche a me ricordano l'infanzia ed il loro profumo rievoca emozioni nascoste!
RispondiEliminaBellissima la tua riproduzione..chissà che deliziose colazioni ti aspettano!
ps: hai trovato un buon nascondiglio stavolta???
E' vero, zietta. Sono fantastici! Per quanto riguarda il nascondiglio, sono pronta a deporre le armi. L'ultima spiaggia? Una cassetta di sicurezza. Ma all'estero :D
EliminaBaci e grazie!!!
Ciao Maria Grazia, tanto tempo fa mi era capitato di assaggiare questi buonissimi biscotti, li aveva portati mia madrina da Genova, dove vive sua sorella.ricordo che mi erano piaciuti tantissimo sia consumati così com'erano che con un pò di burro e marmellata..i tuoi sono sicuramente molto più buoni in quanto fatti in casa, ti faccio i miei migliori complimenti in quanto ti sono venuti benissimo, sono perfetti e sicuramente buonissimi come tutte le tue meravigliose ricette:)) bravissima come sempre!!!:)
RispondiEliminaun bacione:)
Rosy
Ciao Mary
RispondiEliminaChe buoni questi biscotti. Complimenti.
Posso prendere uno???
Un abbraccio.
thais
Serviti pure, Thais! Anche due! :)
EliminaGrazie!!!
Un grande abbraccio anche a te e buona serata!
Sei sempre troppo gentile, Rosy. Ancora oggi i Lagaccio sono un must della colazione dei genovesi. La loro croccantezza è unica ed inzupparli nel latte un'esperienza unica! :)
RispondiEliminaGrazie infinite e buona serata, Rosy! A presto!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCiao Maria Grazia, avevo sentito parlare dei "biscotti del legaccio" e finalmente ho l'occasione di conoscerli!! Come forse hai già capito, sono affascinata dalla tradizione e credo che abbiamo molto da imparare dalle abitudini alimentari dei nostri nonni! Questo è proprio il tipo di biscotto che piace a me...semplice, croccante e genuino!! Bravissima come sempre cara!! Un bacio, Mary
RispondiEliminaConosco ormai il tuo amore per le preparazioni della tradizione, Mary e sono sempre estasiata dal tuo modo di proporle.
EliminaGrazie infinite e buona serata!
Questo tipo di biscotti mi ha sempre affascinata grazie per la ricetta cara. Anche per me colazione da re.Bacioni.
RispondiEliminaGrazie a te, Veronica! Io adoro le tue preparazioni per la prima colazione!!!
EliminaBaci e buona serata!
non conoscevo questa preparazione....grazie di cuore!!!!
RispondiEliminaGrazie infinite a te, Aria!!! Un bacio grande a te e alla tua splendida famiglia!
EliminaInsomma una ricetta da tradizione! molto bela e buona!!
RispondiEliminaun bacione
Piacciono un sacco anche a me! Quando passavo dalla Liguria me ne portavo sempre un paio di confezioni a casa, come dici tu, con burro e marmellata ma anche miele spalmato, sono una delizia! Bravissima, ti sono venuti benissimo, devono essere belli dorati.
RispondiEliminaEra un po' che pensavo di realizzarli e finalmente mi sono decisa. Ed il procedimento si è rivelato più semplice di quanto mi aspettassi. Li adoro!!!
EliminaGrazie infinite, Terry! Sei gentilissima
Eccoli, finalmente sono riuscita a venire a leggere la ricetta. Sono ottimi e come ti sono venuti bene. Io li adoro e li acquisto spesso, quasi quasi provo la tua ricetta :)
RispondiEliminaUn bacio e Buona Pasqua.
Il procedimento è molto semplice anche se i tempi sono un po' lunghi. Ma vale la pena, Daniela! E ti verranno benissimo!
EliminaGrazie e buona serata!
Che bello sentir parlare di ricette della tradizione, dei ricordi a cui sono legate. Mi piace molto questa proposta. E poi, dolcezza, 80 g di burro su quanti biscotti.... è più che accettabile ^_^
RispondiEliminaQuella marmellata mi stuzzica da morire, non vedo l'ora di assaggiarla ^_^
La mia Stellina che mi perdona il burro!!! Potrei approfittarne... :D
EliminaLa marmellatina arriverà presto, tesoro. Mi sono già scapicollata al mercato per acquistare altre pere :)
Grazie, tesorino!!!
Baci grandi!!!
Ciao maria grazia, piacere di conoscerti e grazie per esser passata da me! Da questi biscotti - oltre a vederli bene per una ricca colazione - scopro che sei ligure e non vedo l'ora di leggere la ricetta della marmellata con cui li accompagni! Buona notte e a presto!
RispondiEliminaLa tradizione culinaria è intramontabile. Non conoscevo questi biscotti e grazie a te ho arricchito la mia cultura in merito. Ti auguro una serena e tranquilla Pasqua, un bacione, a presto.
RispondiEliminaSono felice di averti fatto conoscere una parte della tradizione ligure, Stefania!
EliminaUn bacio grande anche a te e cari auguri!
Non conosco questi biscotti, ma credo siano davvero da provare...mi segno la ricetta!E auguri di Buona Pasqua. Un abbraccio.
RispondiEliminaSono sicuramente da provare, Elisa! Grazie di cuore e Buona Pasqua anche a te!
EliminaGrazie, Alice!!! Il cioccolato...che buono...ma quest'anno bandito! :)
RispondiEliminaUn abbraccio e cari auguri a te ed ai tuoi cari!