Il Taccuino di Casa MG

venerdì 5 giugno 2020

Gnocchi di Ricotta e Bietole. Gli Gnudi di Casa MG

I piatti cui mi sto dedicando in questo ultimo periodo sono i classici di casa, quelli che già trovate tra le pagine del mio Taccuino di Cucina, ma sono soprattutto quelli che, chissà perché, da tempo mancano sulla mia tavola.
Gli gnocchi stanno andando per la maggiore, in particolare quelli all'acqua, di più recente scoperta, o quelli di ricotta. Non chiedetemene il motivo, anche perché consideratane la bontà, è piuttosto comprensibile. 
Tra nuovi guizzi ed evergreen, sono riapparsi i collaudatissimi Gnocchi di Ricotta e Bietole, ispirati ai classici Gnudi o Malfatti della tradizione. 
La ricetta è quella di sempre. Rammento di averla trovata, ormai trent'anni or sono, tra le pagine di quella piccola ma preziosa rivista edita da Mondadori che era Guida Cucina, imperdibile settimanale in formato pocket risalente agli sfavillanti Anni Ottanta. Ne ho conservati alcuni numeri e qualche ritaglio. 
Ancor oggi, si rivelano spesso provvidenziali.

A presto!

Maria Grazia









Gnudi o Malfatti. Semplici e straordinari

Bietole o spinaci, ricotta freschissima, uova, Parmigiano Reggiano o Pecorino, poca farina.
Pochi e semplici ingredienti danno forma ad una preparazione gustosissima e sempre molto apprezzata. Gli Gnudi, piatto toscano di antica tradizione, non sono altro che il ripieno di ravioli o tortelli privo dell'involucro di pasta fresca.
Originari della Maremma e del Mugello, nel tempo si sono diffusi in tutto il territorio toscano.
Tracce scritte degli Gnudi risalgono alla metà del XVI secolo ed appartengono ad Ortensio Lando, umanista e poligrafo di origine milanese che ne fece cenno nel suo "Breve catalogo de gli inventori de le cose che si mangiano, si bevono e nuovamente ritrovato".
Più avanti, Pellegrino Artusi ne inserirà la ricetta (la n°97) nel suo "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene". Leggendo le indicazioni, sebbene vengano presentati come Ravioli, non c'è dubbio che si stia parlando degli Gnudi.
Molto più tardi, Giovanni Righi Parenti, il più grande esperto di gastronomia senese e toscana, citerà gli Gnudi nel suo libro "La cucina toscana", chiamandoli Strozzapreti.
Troviamo gli gnocchi di ricotta e spinaci anche nella tradizione lombarda, ma con il nome di Malfatti, che definisce la loro forma irregolare dovuta alla preparazione esclusivamente manuale.
(altre informazioni su Gli Gnudi - AIFB)




Gnocchi di Ricotta e Bietole


Ingredienti
(dosi per 4 persone)

400 g di ricotta vaccina
1 kg di bietole (luogo di coltivazione: Campo Ligure)
Parmigiano Reggiano 24 mesi grattugiato
farina 2 macinata a pietra (circa 2 cucchiai)
burro
Parmigiano Reggiano grattugiato (per condire)


Lavare con molta cura le bietole per eliminare eventuali residui di terriccio. Cuocerle al vapore e strizzarle bene. 

Tritarle e trasferirle in una ciotola insieme alla ricotta ben scolata e ad una manciata di Parmigiano Reggiano. Unire poco alla volta la farina, miscelare con cura fino ad ottenere un composto omogeneo e sodo.

Infarinare il piano di lavoro e formare dei grossi gnocchi. Passarli sulla farina e trasferirli su un vassoio infarinato.

Cuocere gli Gnocchi di Ricotta e Bietole in acqua bollente salata. Quando saliranno in superficie, attendere qualche secondo, scolarli delicatamente e trasferirli in una ciotola.

Condire semplicemente con burro fuso e Parmigiano Reggiano.
















19 commenti:

  1. Sono buonissimi! Io ho provato gli gnocchi di ricotta ma mai con delle erbette.. Mi piacciono molto! baci e buon w.e. :-)

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    1. Un ottimo e semplice piatto, Claudia. Grazie! Buon fine settimana anche a te.

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  2. Che buoni, non ho mai messo le bietole, da provare assolutamente 😋😋😋buon we

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  3. Adoro gli gnocchi di ricotta ma non li ho mai fatti con l'aggiunta delle bietole..visto che le ho fresche dal campo, non mi resta che provare :-)

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  4. Un piatto golosissimo la prossima volta userò anche le bietole

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  5. Non spessissimo ma abbastanza spesso, facili veloci e gustosi. Li faccio usualmente con gli spinaci perchè le biete non piacciono ed alle volte imbroglio....mettò metà e metà cosi sono o gnudi o malfatti.... o strozzapreti :D Condimento come dici tu burro e formaggio grattuggiato Parma o qualche volta ci metto anche un pò di pecorino. Ciaooo buona fine settimana bacioni.

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  6. Virgilio Pronzatisabato, giugno 06, 2020

    Maria Grazia sei bravissima.
    Con la tua geniale creatività e competenza, crei innumerevoli ghiottonerie che
    possono essere anche realizzate da tutti.
    Un abbraccio
    Virgilio

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    1. Carissimo Virgilio,ti ringrazio di cuore per il tuo apprezzamento. Ne sono onorata! Un grande abbraccio anche a te e buon proseguimento.

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  7. Ho molto apprezzato questa versione senza uovo, un gran primo piatto

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  8. Ottimi, adoro queste ricette che sanno tanto di "casa", bravissima!

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  9. Sono buonissimi e li proverò così la prossima volta. Li faccio spesso di ricotta ma così mai. Grazie e buona giornata

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  10. Io provero' a farli ma con le borraggini che ho nell'orto, resterebbero piu' fini e profumati, abbinando un vermentino delle mie parti!
    Ti faro' sapere!
    Giampietro Poggi

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    1. Caro Giampietro, ho utilizzato delle ottime bietole di Campo Ligure, ma immagino che questi gnocchi realizzati con la borragine del tuo orto sarebbero buonissimi. Buon proseguimento e grazie.

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  11. Ottimi i tuoi spaghetti al tonno, piatto leggero, sicuramente con un buon profumo di fresco, consigliato per l'estate!
    Giampietro Poggi

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