Ultimamente mi capita di ricordare con maggiore frequenza i tanti bei momenti della mia infanzia. Non so se questo faccia parte di uno degli effetti collaterali dell'aver da poco compiuto cinquant'anni, ma è curioso come a determinati episodi riesca sempre ad associare il cibo ed in particolare i dolci ai quali, per la verità, ho sempre preferito le preparazioni salate. Almeno fino ad ora.
Ieri la memoria mi ha riportata a quella che io ho sempre chiamato semplicemente La Torta, dolce spesso protagonista delle mie colazioni, consumate sempre con calma nonostante l'occhio rivolto all'orologio per il timore di perdere l'ultimo bus utile per la scuola. E poi, d'estate, in campagna, con le uova freschissime, il latte appena munto e fatto bollire.
Ma sovente, più in là negli anni ed accompagnata da una tazza di latte caldo, La Torta serviva a sedare quel piccolo languorino notturno che talvolta si manifestava al rientro di una serata al cinema o da una festa tra amici.
La ricetta, semplicissima e per me preziosa, è sopravvissuta allo scorrere del tempo.
E, ebbene sì, ne esiste una versione anni 2000.
Ancora oggi, e periodicamente, una fetta de La Torta si fa la sua bella nuotatina nel latte mattutino. Qualche volta mi capita di sostituire o aggiungere qualche ingrediente. Ad esempio, nell'impasto, alla scorza di limone preferisco quella d'arancia o aggiungo un poco di cacao in polvere all'impasto.
Amo decorarla con lo zucchero a velo o lasciarla semplicemente nuda e talora con qualche piccola imperfezione a creparne la superficie. Del resto, anche lei ha i suoi annetti, no?
Ieri la memoria mi ha riportata a quella che io ho sempre chiamato semplicemente La Torta, dolce spesso protagonista delle mie colazioni, consumate sempre con calma nonostante l'occhio rivolto all'orologio per il timore di perdere l'ultimo bus utile per la scuola. E poi, d'estate, in campagna, con le uova freschissime, il latte appena munto e fatto bollire.
Ma sovente, più in là negli anni ed accompagnata da una tazza di latte caldo, La Torta serviva a sedare quel piccolo languorino notturno che talvolta si manifestava al rientro di una serata al cinema o da una festa tra amici.
La ricetta, semplicissima e per me preziosa, è sopravvissuta allo scorrere del tempo.
E, ebbene sì, ne esiste una versione anni 2000.
Ancora oggi, e periodicamente, una fetta de La Torta si fa la sua bella nuotatina nel latte mattutino. Qualche volta mi capita di sostituire o aggiungere qualche ingrediente. Ad esempio, nell'impasto, alla scorza di limone preferisco quella d'arancia o aggiungo un poco di cacao in polvere all'impasto.
Amo decorarla con lo zucchero a velo o lasciarla semplicemente nuda e talora con qualche piccola imperfezione a creparne la superficie. Del resto, anche lei ha i suoi annetti, no?
La Torta
(ricetta originale)
125 g di zucchero
250 g di farina 00
50 g di burro
2 uova
scorza grattugiata di 1/2 limone non trattato
1 bustina di lievito per dolci
1 bicchiere abbondante di latte
sale
La Torta versione anni 2000
Ingredienti
100 g di farina 1 macinata a pietra
125 g di zucchero di canna grezzo
50 g di burro biologico morbido
1 uovo + 50 ml di latte parzialmente scremato a temperatura ambiente
1 bicchiere abbondante di latte a temperatura ambiente
scorza grattugiata di 1/2 limone non trattato
1 bustina di lievito per dolci
sale
Con una frusta a mano o elettrica lavorare il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto dalla consistenza cremosa.
Aggiungere due tuorli d'uovo (o, nella versione anni 2000, il tuorlo insieme ai 50 ml di latte parzialmente scremato) e la scorza grattugiata di limone. Lavorare ancora il composto.
Aggiungere la farina setacciata insieme al lievito, il sale ed il latte.
Unire gli albumi montati a neve (o un solo albume), incorporandoli delicatamente al composto con un movimento dal basso verso l'alto. Imburrare ed infarinare una tortiera e versarvi l'impasto.
Aggiungere due tuorli d'uovo (o, nella versione anni 2000, il tuorlo insieme ai 50 ml di latte parzialmente scremato) e la scorza grattugiata di limone. Lavorare ancora il composto.
Aggiungere la farina setacciata insieme al lievito, il sale ed il latte.
Unire gli albumi montati a neve (o un solo albume), incorporandoli delicatamente al composto con un movimento dal basso verso l'alto. Imburrare ed infarinare una tortiera e versarvi l'impasto.
Cuocere a calore moderato (160°/170°) per 50/55 minuti (verificarne la cottura mediante la classica prova stecchino).
Lasciare raffreddare la torta su una gratella per dolci e cospargerne la superficie con zucchero a velo.
Lasciare raffreddare la torta su una gratella per dolci e cospargerne la superficie con zucchero a velo.
Leggendo il post ho sorriso..praticamente compagne di vita! anche a me succede spesso ultimamente di ricordare momenti della mia vita associandole ad un profumo o a un piatto;)) sarà che con l'età si diventa nostalgici...
RispondiEliminaun grande bacio