mercoledì 18 settembre 2024

Corzy, mascotte per buongustai e i corzetti perfetti di Renata Merlo

Come avviene ogni anno la seconda settimana di settembre, l’Expo Valpolcevera ha celebrato per tre giorni il territorio ed i prodotti della valle genovese con una edizione ricca e variegata. Enogastronomia, cultura e tradizioni come sempre al centro della manifestazione, che ancora una volta ha richiamato un consistente numero di visitatori. 
A Pontedecimo, tanti i momenti dedicati a sfilate e cortei storici e tanti gli eventi rivolti ai più piccoli, con esperienze animate a raccontare storie e leggende legate al borgo genovese.





Corzetti polceveraschi





Tra gli spazi dedicati alle eccellenze locali e regionali, grande e meritatissimo riscontro ha avuto lo stand del laboratorio di gastronomia La Madia di Renata Merlo, cuoca e membro del Sodalizio Lady Chef della Federazione Italiana Cuochi Genova e Tigullio
Renata è una vera istituzione a Campomorone, un punto dì riferimento per i buongustai locali e non solo. Le sue deliziose preparazioni sono una grande e perfetta dichiarazione d’amore alla cucina locale ed eccellono in genuinità e rispetto della tradizione. 





Renata Merlo Campomorone





I prodotti utilizzati nel laboratorio de La Madia sono tutti a km 0. Dalle patate per realizzare i classici gnocchi alla carne utilizzata per il ripieno dei ravioli, tutto proviene dalle aziende agricole e dagli allevamenti del territorio.





La Madia di Renata Merlo





Ormai conosciutissimi ed apprezzati sono i suoi corzetti polceveraschi, preparati secondo i dogmi della cultura gastronomica del territorio.
Grazie al particolare spessore, i corzetti di Renata acquistano particolare morbidezza e permettono al condimento di amalgamarsi perfettamente alla pasta fresca esaltandone le caratteristiche, sia esso la tradizionale mostardella di Sant’Olcese, un sugo di funghi o una semplice salsa realizzata con burro,  maggiorana fresca e pinoli.





Renata Merlo Campomorone





Da quest’anno, grazie ad una idea del designer genovese Alberto Podestà, i corzetti tiæ co-e die (tirati con le dita, in dialetto genovese) hanno un esclusivo e simpatico contenitore sottopentola che riproduce la loro caratteristica forma a “8”. 





Corzy Alberto Podestà Renata Merlo





Ma un’altra bella notizia è attesa in valle. In questi giorni, infatti, il comune di Campomorone sta definendo la certificazione De.co. dei corzetti polceveraschi 
Un grande traguardo per la Valpolcevera, che vede riconosciuto il valore di una delle più antiche tipicità del territorio.



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I corzetti 

Secondo alcune fonti, pare che i corzetti della Valpolcevera risalgano al XIII secolo e che la loro forma sia stata ispirata dai classici corsetti femminili, indossati per dare forma sinuosa alla figura.
I corzetti (crosetti o croxetti) del Levante Ligure, invece, hanno una forma tonda che viene ottenuta tagliando la sfoglia con uno stampino di legno caratterizzato da una base con bordi affilati atta a tagliare la pasta stesa e da una sulla quale è incisa la decorazione che viene poi timbrata sul disco di pasta.


6 commenti:

  1. Molto interessante Maria Grazia, non conoscevo questi corzetti! Che piacere ritrovarti.. un abbraccio fortissimo

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  2. Conoscevo solo quelli di forma tonda... Grazie del meraviglioso post, adoro conoscere le specialità regionali!

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    1. Sì, quelli del Levante sono più conosciuti, ma i Corzetti polceveraschi sono altrettanto buoni. Grazie infinite, Simona!

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