Genova e i suoi dintorni sono una sorpresa continua. I turisti che visitano i luoghi storici ed i magnifici palazzi della Superba, dovrebbero ritagliarsi qualche ora per avventurarsi sulle colline sopra la città. Scoprirebbero inattesi angoli rurali, strade silenziose ed eroici vigneti terrazzati sostenuti dai tipici muretti a secco.
Due settimane fa, a due anni dal primo incontro, sono tornata a visitare quella parte di Genova che i viaggiatori del Seicento definivano “ininterrotto giardino”: la Valpolcevera.
Un tour a Villa Cambiaso è un incontro straordinario con questa realtà e con i vini che raccontano la terra ed il mare genovese.
L’azienda appartiene al marchese Giacomo Cattaneo Adorno, la cui famiglia vanta antiche origini locali. Negli archivi della proprietà sono conservati documenti che ne testimoniano la vocazione enologica già in epoca medioevale, in particolare nel Monferrato e nell’Oltrepò Pavese.
I vitigni occupano 3,8 ettari di terreno a Morego e 3 a Serra Riccò.
A Morego, le vigne disposte ad anfiteatro ed esposte a sud-est, sono accarezzate dalla brezza del mare ed impiantate su un terreno composto da marne sabbiose, con ciottoli di quarzo e ardesie affioranti.
Il terreno di Serra Riccò è, invece, più argilloso e ricco di materia organica.
Tra le varietà impiantate, prevalente è il Vermentino, cui si affiancano Albarola, Pigato, Bosco e Bianchetta.
La passeggiata tra i vigneti nel periodo della vendemmia ha il fascino intramontabile della tradizione vitivinicola, di un rito antico che resiste allo scorrere del tempo. Viverlo a pochi chilometri da casa è davvero un privilegio.
Dopo i quattro passi in vigna, il giusto coronamento di una mattinata piacevolissima, la degustazione degli apprezzatissimi ed ottimi vini di Villa Cambiaso: Egalêe, Valpolcevera Vermentino DOC, Bianchetta Genovese Valpolcevera DOC, O Cônâ, Valpolcevera Coronata DOC, quattro bianchi autoctoni di grande pregio. La mia preferita, la freschissima Bianchetta ( anche se, in realtà, non è così semplice fare la una classifica), magnifica nel tradizionale abbinamento con la focaccia genovese ma anche con tutte le tipicità liguri, come pesto, torte di verdura e stoccafisso.
Una degustazione eccellente, un buffet in vigna all’insegna dei sapori liguri: focaccia genovese classica, con salvia e alle olive, gli ottimi prodotti del Salumificio Cabella di Sant’Olcese e i prelibati formaggi del Caseificio Artigianale San Giorgio di Serra Riccò.
Un ringraziamento speciale per questa bella mattinata tra le vigne e per l’invito, alla sommelier Claudia Paracchini. Grazie per la sempre piacevole compagnia agli amici Virgilio Pronzati, giornalista ed enogastronomo, a Marco Benvenuto, giornalista e direttore di Zena a Toua e ad Elisabetta Currado, enologa e wine & marketing consultant.
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