Venerdì 31 gennaio, in occasione di Antiqua, la mostra mercato d'Arte Antica presso i Magazzini del Cotone al Porto Antico di Genova, si è svolto l'evento "Il Vino come espressione d'arte e la maestria della Liguria", incontro riservato a giornalisti e food blogger promosso dal progetto di comunicazione Assaggia la Liguria ed organizzato da Marco Vezzano, presidente dell'Enoteca Regionale della Liguria, con la preziosa collaborazione della sommelier Simona Venni.
Protagonisti del meeting sono stati gli straordinari tesori della nostra regione, in particolare i vini, apprezzati in una degustazione verticale dedicata a Pigato e Vermentino.
La degustazione enologica è stata preceduta dall'analisi sensoriale di Olio Extravergine di Oliva DOP Riviera Ligure guidata dalle preziose indicazioni dell'enologo e divulgatore Francesco Petacco e dedicato a due varietà: Riviera dei Fiori 100% Olive Taggiasche e Riviera Levante, oli dallo spiccato potere evocativo conferito da evidenti note aromatiche tipiche del territorio ligure.
All'olfatto, del primo si è apprezzato il profumo leggermente fruttato ed il lieve sentore di mandorla. All'assaggio, la delicatezza e l'eleganza.
L'Olio Extravergine DOP della Riviera di Levante ha regalato, al naso, maggiore intensità ed una freschezza che ha ricordato il carciofo crudo, con una parte piccante più evidente. Caratteristica, quest'ultima, degli extravergine del levante, maggiormente ricchi di polifenoli.
Come le tecniche di ONAOO (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Olio di Oliva) insegnano, il bicchierino in cui viene degustato l'olio deve essere scaldato con il calore del palmo della mano posto sopra di esso, in modo che questo straordinario nettare raggiunga una temperatura di almeno 23° (28° la condizione termica ideale), utile ad esaltarne i sentori aromatici.
Con egual maestria, Francesco Petacco ha accompagnato la realizzazione del Pesto Genovese partendo da alcuni cenni sulla storia del mortaio, uno dei simboli della civilizzazione e primo strumento di trasformazione dei cibi.
La degustazione dei vini liguri Pigato e Vermentino, egregiamente guidata da Marco Rezzano, presidente di Enoteca Regionale Liguria, è stata caratterizzata da un dettagliato focus su vecchie annate (quindici i vini protagonisti) che alcuni produttori hanno messo a disposizione per l'assaggio. L'analisi sensoriale è stata preceduta da un'arricchente premessa dedicata ai territori liguri del vino, alle loro peculiarità, con un prezioso recall sulle caratteristiche dei i due vitigni.
Le sostanziali differenze tra Vermentino e Pigato sono elementi importanti da tenere in considerazione prima di una degustazione.
Il Vermentino ama la presenza del mare. Il percorso che ha portato il Pigato, nato come costola del Vermentino, ad avere una sua identità ben definita ha consentito di avere caratteristiche lievemente diverse, tra le quali una maggiore adattabilità al contesto territoriale. La nota olfattiva che maggiormente lo contraddistingue, infatti, è quella delle erbe aromatiche, accompagnata da sentori di frutta a polpa. Inoltre, in alcuni contesti territoriali caratterizzati da particolari sottosuoli, il Pigato sviluppa una certa mineralità e complessità.
La Degustazione Verticale
L'analisi sensoriale di quattro annate di Pigato della storica Azienda Agricola La Vecchia Cantina, di Salea fondata da Umberto Calleri, ha aperto la degustazione verticale.
Si è iniziato con un Pigato 2015 con aspetto da vino giovane, caratterizzato da un impatto olfattivo aromatico (salvia e maggiorana in particolare), da una certa mineralità e da un sentore fruttato meno evidente ma percepibile.
Molto aromatico il 2014, più complesso e dalla mineralità importante il 2013. Infine, l'ultima annata, 2012, dal retrogusto resinoso ma con sentori aromatici e fruttati sia al naso che all'assaggio.
Marco Rezzano ci ha fatto poi notare come la fragranza sapido acida renda il Pigato 2012 giovane all'assaggio.
Marco Rezzano ci ha fatto poi notare come la fragranza sapido acida renda il Pigato 2012 giovane all'assaggio.
Il tasting è proseguito con l'assaggio di sei annate di Vermentino Colli di Luni dell'Azienda Agricola Linero di Castelnuovo Magra.
Si è partiti da un fresco e giovane 2017, proseguendo con i Vermentino 2016, 2015, 2014 accomunati da sentori particolarmente fruttati vertenti a frutta candita.
L'ultimo assaggio è stato dedicato ad un Vermentino 2012, più complesso e con caratteristiche più consone ad un vino non più giovane.
La Pietra del Focolare,
Colli di Luni DOC Vermentino 2007
La Pietra del Focolare, una delle aziende storiche del Comune di Luni, ha messo a disposizione tre annate: Vermentino Villa Linda 2013, 2012 ed un sorprendente 2007 che ha conquistato naso e palato dei degustatori.
L'ultimo assaggio è stato dedicato a due vini dell' Azienda Agricola Ottaviano Lambruschi
di Castelnuovo Magra, non una verticale ma il tasting di due differenti vini, un Colli di Luni classico del 2015, prodotto con uve provenienti da diversi appezzamenti e un Costa Marina del 2013.
Quindi, bevete i magnifici vini liguri che, come la degustazione di cui vi ho raccontato dimostra, offrono moltissimo anche quando non sono più giovani.
Naturalmente, non mancate di apprezzare nella vostra cucina il Basilico Genovese DOP con il suo profumo unico e l'Olio DOP Riviera Ligure, salubre ed aromatico elisir.
un bel post dedicato a due vini che mi piacciono molto, hai spiegato tutto così bene che mi è sembrato essere lì ! Un grande abbraccio
RispondiEliminaMerito dei bravi e preparatissimi relatori, Chiara. Grazie di cuore! Un bacio grande a te e a Marco!
EliminaLa Liguria è davvero una regione meravigliosa. La terra è non sempre facile da lavorare ma regala prodotti di eccellenza. Forse per ripagare della fatica spesa nel coltivarla.
RispondiEliminaBellissimo questo post. Grazie.
Ti ringrazio di cuore, Giovanna. Un pensiero bellissimo, profondo e che mi emoziona. Grazie ancora!
EliminaLa Liguria è una terra che adoro.... Che meraviglia questo basilico!
RispondiEliminaGrazie, Simona! Sei sempre molto gentile!
EliminaUn aspetto di cui si conosce poco della Liguria ma molto interessante da leggere sul tuo blog
RispondiEliminaGrazie, Günther!
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