Sabato 12 e domenica 13 dicembre, in occasione della nona edizione del Nocciola Day, grazie alla Comunità Slow Food per la Valorizzazione della Nocciola Misto Chiavari Valli del Tigullio e Valli del Parco dell'Aveto, anche le varietà liguri saranno protagoniste dell'evento dedicato al salubre e profumato frutto.
Alle 14.30 di sabato sarà possibile seguire la conferenza stampa dalla Sala Consiliare del Comune di Mezzanego tramite la diretta sulla pagina Facebook della Comunità Slow Food. Le tematiche affrontate durante l'incontro riguarderanno storia, cultura, gusto, tradizione, salvaguardia e valorizzazione della Nocciola Misto Chiavari.
Nella giornata di domenica, protagonisti insieme alla nocciola saranno ristoratori ed esercizi commerciali delle valli del Tigullio che collaboreranno all'evento proponendo piatti e preparazioni a tema.
La Comunità Slow Food per la Valorizzazione della Nocciola Misto Chiavari e Valli del Tigullio è nata il 19 ottobre scorso. I comuni del territorio hanno deciso di impegnarsi concretamente nella valorizzazione della nocciola tipica. Tra gli obiettivi fondamentali della comunità, la salvaguardia della biodiversità del prodotto, la divulgazione delle tradizioni e delle usanze tipiche delle valli del Tigullio legate alla coltivazione della nocciola, favorire l'adozione di modelli di produzione e di consumo sostenibili.
La Nocciola delle Valli del Tigullio
Le varietà locali (Dall'Orto, Del Rosso, Tapparona, Bianchetta, Longhera e Sarveghetta) sono il prodotto di una accurata selezione effettuata nelle valli Graveglia, Sturla, Fontanabuona del Tigullio.
I particolari noccioleti terrazzati e scoscesi sono testimoni di un'attività antica e difficile.
Da alcuni documenti dell'archivio notarile chiavarese redatti tra la prima metà e la fine del XV secolo e relativi alla compravendita di terreni a noccioleto, si può dedurre che che la coltura del nocciolo risalga al tardo Medioevo. Il catasto della Repubblica di Genova riporta, nel XVII secolo, terreni coltivati a noccioleto.
A Chiavari, nel 1853, in occasione del Congresso Agrario, viene pubblicato un opuscolo che definisce la coltura del nocciolo nel Comune di Mezzanego, e in parte di San Colombano, "l'attività più proficua ed utile della provincia".
L'attività raggiunge la sua massima espansione durante la metà degli anni Cinquanta del secolo scorso. A partire dalla fine degli anni Settanta subisce una battuta di arresto, soprattutto a causa dello spopolamento delle campagne della zona e all'avvento sul mercato di prodotti di altri paesi con manodopera a costi più bassi.
(fonte: Slow Food.it/Liguria)
La ricetta perfetta per la Nocciola Misto Chiavari
Le indicazioni di preparazione a questo link: La Torta Tutta Nocciola
Adoro la frutta secca ma l'unica che non mi piace è la nocciola. Quando lavoravo mi occupavo di spedizioni anche di nocciole per e dal Piemonte e un cliente me ne regalava per natale qualcosa come 5 kg che immncabilmente venivano divise fra figlia nipote e amici che poi trasformate in croccanti ecc. tentavano di farmele mangia....NO. Strano vero manco il gelato di nocciola mi piace. Passo a figlia lei ne andrà matta. Buona serata bacio.
RispondiEliminaIo ne sono letteralmente ghiotta, Edvige. Grazie per aver condiviso con me ricordi legati alla nocciola. Un abbraccio e Buone Feste!
EliminaGrazie per le informazioni sul nocciola day e sulla tradizione della nocciola
RispondiEliminaGrazie a te, caro Günther. Buone Feste!
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