mercoledì 22 ottobre 2025

Occhione al Cartoccio con Erbe Aromatiche e Olive Taggiasche. Un pesce da tenere d’occhio

Il pesce cucinato al cartoccio è sempre una semplice ma sontuosa soluzione quando si hanno ospiti e poco tempo da dedicare a piatti più elaborati. Ma anche in un giorno qualunque, quando le ore scorrono veloci e si arriva a casa a ridosso del pranzo o della cena. 
Di recente, ho acquistato presso la mia pescheria di fiducia l'occhioneun pesce che mai avevo gustato. È stato amore al primo assaggio: ne ho apprezzato il sapore netto ma delicato e la consistenza morbidissima, esaltata da una cottura molto semplice. 
Indubbiamente, un pesce da tenere d’occhio.

A presto! 

Maria Grazia





Occhione pesce



lunedì 13 ottobre 2025

A cena con le Donne del Vino. Incontro speciale tra Liguria e Sicilia

L'Associazione Nazionale Le Donne del Vino è nata nel 1988. Ad oggi, conta oltre 1000 iscritte che rappresentano la filiera vitivinicola, dal vigneto alla cantina, dalla tavola alla comunicazione. L’obiettivo dell’associazione è diffondere la cultura e la conoscenza del vino attraverso la valorizzazione del ruolo della donna nel settore. Un’unione che rappresenta uno dei sodalizi più attivi e vivaci nello scenario enogastronomico ed è tra le espressioni più interessanti dell’imprenditoria femminile.
Ogni regione italiana ha una sua delegazione e quella ligure conta una trentina di socie. Rappresentante regionale è Cinzia Mattioli, titolare del Ristorante DOC, a Borgio Verezzi. Tra le associate, Paola Bisso, ristoratrice e sommelier del ristorante Da Ö Vittorio a Recco e Daniela Crosignani Bernini, anima dell’Ufficio Stampa Dimensione Riviera e del Consorzio della Focaccia di Recco.
L’appuntamento con le Donne del Vino della Liguria si rinnova ogni anno, portando sulle tavole delle ristoratrici vini d’eccellenza dal panorama enologico nazionale. Anche per la decima edizione, in programma un’interessante proposta: ogni socia ristoratrice ha scelto un’amica produttrice e ogni serata presenterà una proposta enologica proveniente da una regione diversa da abbinare alle portate servite.





(photo credit: Dimensione Riviera)

venerdì 10 ottobre 2025

Torta di Grano Saraceno. My dear melancholy

Con uno struggente e  nostalgico pensiero alle mie amate Dolomiti ed in barba alle diete ipolipidemizzanti nelle quali uno dei severissimi diktat è evitare il burro, ho preparato una delle torte da credenza più buone della tradizione altoatesina.
La Torta di Grano Saraceno ha una consistenza piacevolissima, rustica ma al contempo morbida.  Quando sono in Alto Adige, dove l’appetito cresce proporzionalmente all’altitudine, la mangio spessissimo.
La ricetta cui ho fatto riferimento è quella originale, riportata da Enrica nel suo bellissimo blog.  Grazie a lei ho scoperto un passo fondamentale: una mela grattugiata nell’impasto per regalare al dolce sudtirolese particolare sofficità. Unica eccezione, il tipo di zucchero che ho scelto: di canna integrale dalla texture fine ed asciutta.
Per il resto, ho seguito pedissequamente le istruzioni anche se, in verità, non sono stata proprio precisissima nel taglio della torta. Mi rifarò.

A presto!

Maria Grazia 






Torta di Grano Saraceno